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Issue #048 Perché tutto quello che sai sul multitasking è falso
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Black and white illustration of person multitasking at work Lena Yokoyama ©

Perché tutto quello che sai sul multitasking è falso

In un mondo frenetico come non mai, perfezionare l’arte di gestire più cose contemporaneamente è diventata una valuta sociale. Gli adepti al multitasking si vantano con orgoglio delle proprie abilità di tenere in equilibrio diverse attività durante le conversazioni, sui social media e perfino sul loro CV. Ma secondo i maggiori esperti di produttività e gli scienziati comportamentali, il multitasking non rappresenta una qualità essenziale, quanto piuttosto uno svantaggio. E adesso come la mettiamo?

Se cerchiamo online il termine “multitasking”, la maggior parte delle immagini che compare su Google mostra persone in completo da lavoro sedute dietro a una scrivania, raffigurate con sei braccia e un oggetto diverso in ogni mano: telefono, penna, tazza, schedario, calcolatrice, orologio da parete. Questa rappresentazione dimostra quanto sia datata l’idea del multitasking, eppure continuiamo ad adottarlo, pensando che così facendo raggiungeremo un obiettivo più velocemente e con meno sforzo.

L’idea del multitasking è apparsa negli anni ’60 in riferimento all’uso di un singolo computer per svolgere due o più attività contemporaneamente. In seguito si è diffuso lo stereotipo di genere secondo cui le donne avrebbero un’attitudine naturale al multitasking, capaci di destreggiarsi tra il fare le faccende domestiche, prendersi cura dei familiari, svolgere un lavoro retribuito e contribuire alla comunità in senso ampio. Ma già dalla metà degli anni ‘90, gli scienziati sapevano, e hanno dimostrato, che la pratica del multitasking non solo ha un impatto negativo sull’efficienza, ma il modo in cui mina la capacità cerebrale comporta anche un aumento del sovraccarico mentale della vita di ogni giorno. 

Il dottor Alan Barnard, scienziato decisionale e CEO di Goldratt Research Labs, spiega come il multitasking sovraccarichi la capacità cognitiva. “I nostri studi hanno dimostrato che quando una persona gestisce contemporaneamente tre progetti, anche nel caso in cui pianifichi tempo sufficiente tra le varie scadenze, non ne completerà nessuno nelle tempistiche stabilite per via della perdita di tempo e di concentrazione che avviene quando si passa da un progetto all’altro”. In pratica, il cervello deve ricalibrarsi ogni volta che si passa da un’attività all’altra. “Inoltre, queste persone tendono a sentirsi completamente oberate e fanno più errori di quanti ne farebbero se svolgessero i progetti uno alla volta”, aggiunge.

In genere, il costo è molto più elevato per le donne. “Più decisioni si prendono, più velocemente si sovraccarica la mente nel corso della giornata; la capacità rimanente sarà così limitata, si eviterà di prendere delle decisioni e, se ci si trova nella condizione di fare una scelta, si sceglierà l’opzione con il rischio minore”, spiega il dottor Barnard. “In media le donne prendono più decisioni durante la giornata rispetto agli uomini, in parte perché si sentono più responsabili per le persone intorno a loro, per cui il loro sovraccarico cognitivo è maggiore”. Non c’è da stupirsi, quindi, che molti di noi si sentano soverchiati dalla vita quotidiana ancor prima di considerare gli imprevisti che potrebbero presentarsi.

Spesso, sono delle modifiche semplici che possono muovere l’ago della bilancia dal troppo al giusto. Ma allora, come possiamo passare consapevolmente a una vita migliore, in cui ci occupiamo di un’attività alla volta? 

Definisci le tue priorità Fare una lista delle cose da fare è solo metà dell’opera: la vera forza sta nel mettere quelle attività in ordine di priorità, da quella più importante/urgente a quella meno. Poi concentrati su ciascuna, una alla volta. Come afferma il dottor Barnard: “Se viene dato a tutto la stessa priorità, si rischia di fare multitasking e ogni attività ne risentirà”.

Approfitta delle ore del mattino La capacità cognitiva (ossia la funzionalità del cervello) è al suo picco al mattino, quindi è consigliabile svolgere le mansioni più impegnative o creative nelle prime ore della giornata. 

Presta attenzione all’ambiente circostante Il tuo spazio di lavoro è allestito in modo tale da sostenere il tuo impegno nell’evitare a tutti i costi il multitasking? Forse ti basterà lasciare il telefono in un’altra stanza mentre ti occupi di attività specifiche, chiudere alcune schede del computer mentre lavori o assicurarti di soddisfare i tuoi bisogni primari, come bere acqua, fare spuntini nutrienti e fare pause per andare in bagno, che ti aiuteranno a concentrarti sul lavoro da svolgere. 

Ascolta Potrebbe sembrare contraddittorio usare il cellulare (un classico ruba-tempo!) come mezzo per evitare il multitasking, ma ci sono delle app che ti aiutano a farlo. Endel riproduce brani potenziati dall’intelligenza artificiale e progettati per aiutare il cervello a concentrarsi e a ignorare rumori e interruzioni. 

Victoria Joy è una coach qualificata che aiuta le persone a riprendere il controllo della propria vita quotidiana, gestendo il sovraccarico in modo da creare abitudini utili e routine coerenti per semplificare la propria vita

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