Incontriamo Ty Sunderland, il gigante della vita notturna queer di New York 

Ty Sunderland è stato descritto dai suoi fan come l’impresario queer della scena musicale di New York City, una specie di pifferaio magico per i gay. Sunderland, originario del sud della Florida, si è ritagliato il suo spazio come uno dei DJ, produttori e promoter di eventi più richiesti nella Grande Mela. Un esempio: una delle sue feste più recenti, l’evento da tutto esaurito Planet Pride a Brooklyn, ha attratto 9.000 persone. Quindi, sì, a rendere famoso Sunderland è la sua capacità di riunire la comunità LGBTQIA+, proprio come succede per la musica delle leggende di cui propone le hit.

“Non avrei mai pensato di riuscirci” afferma Sunderland parlando della sua ascesa. “Volevo semplicemente organizzare feste a cui io stesso volevo partecipare perché avevo la sensazione che non ci fosse niente di adatto a me. Per il mio primo evento [cinque anni fa], ho speso tutti i miei risparmi per organizzare una festa underground ‘fai da te’, ma con una produzione audio di alto livello, per rendere omaggio a Britney Spears”.

Il primo grande party organizzato da Sunderland a New York chiamato Heaven on Earth è stato lanciato nel 2017. Questo evento underground (ma non in senso letterale) si è svolto in un ristorante cinese situato sopra un TGI Fridays nel Financial District dopo l’orario di chiusura. Queste feste sono diventate famose per essere un porto sicuro in cui esprimere tutta l’euforia queer sulla pista da ballo, proponendo celebri brani pop e un approccio spensierato.

In pochissimo tempo, Heaven on Earth è diventato uno degli eventi più “hot” nei cinque distretti della città, grazie all’abile combinazione di atmosfere trendy e totale mancanza di presunzione del suo organizzatore.

Poi però è arrivata la pandemia, che ha interrotto bruscamente la vita notturna a livello globale. “Ho davvero iniziato a valutare altri lavori perché non sapevo se le cose sarebbero mai tornate come prima”, afferma. Ma come il ritornello di una canzone che torna a esploderci all’improvviso nelle orecchie dopo un lungo bridge, mentre il mondo torna a ballare verso la normalità, il gigante della vita notturna queer di New York si è ritrovato più impegnato che mai.

In seguito a recenti set di alto profilo al Coachella e alla festa di compleanno di Gigi Hadid, Sunderland sta capeggiando uno dei set musicali più popolari di New York, Ty Tea (un baccanale all’aperto che va dal giorno alla notte), oltre a un party su una barca rinominato genialmente Gayflower e altri eventi a prova di FOMO. E, come se non bastasse, ha appena pubblicato un remix, una rielaborazione ingegnosa del singolo del 2021 Higher, del cantante pop VINCINT. È il debutto di una promettente carriera come produttore in cui spera di diventare “una specie di Diplo gay”.

Tra le sue ispirazioni festaiole Sunderland cita vari nomi, da Ian Schrager a Susanne Bartsch, oltre a Steve Rubell, leggenda dello Studio 54. “Che cosa starebbe facendo oggi se non fosse morto di Aids?” riflette Sunderland a voce alta. “Sono solo felice di far parte di questo mondo e di rendere omaggio alle persone che mi hanno preceduto”.

Rob LeDonne scrive di cultura e umorismo e i suoi articoli sono apparsi di recente su Billboard, Rolling Stone ed Esquire